lunedì 25 luglio 2016

La cellulite non è una malattia!

Ho un messaggio per tutte le case cosmetiche:

LA CELLULITE NON E' UNA MALATTIA!

Care case cosmetiche mi fanno male le orecchie e gli occhi per le vostre pubblicità assillanti su come una cremina piena di siliconi e altre schifezze dovrebbe donarmi un culo alto e sodo mentre io dormo seminuda.
Si ce l'ho proprio con te che sostieni che la cellulite sia una malattia.

Voi fate sciacallaggio sulle menti di ragazzine e donne che attraversano momenti delicati della propria vita.
Mi ricordo un episodio, forse avevo 15 anni, andai a fare la solita passeggiata sul bagnasciuga e al ritorno mi ritrovai l'interno cosce ustionato perchè le gambe avevano sfregato troppo fra loro. Non misi più piede al mare per altri 15 anni.


Stavo malissimo. Pensavo ai miei cosciotti e mi chiedevo perchè io non ero fortunata come le altre. Più mi deprimevo più i miei cosciotti crescevano, perchè mangiavo e leggevo, leggevo e mangiavo, la mia attività era tutta qui. E non riuscii a godermi quasi nulla dell'adolescenza, infatti non tornerei mai indietro nel tempo! 

Mio padre, vedendomi sempre con il muso triste, mi comprava tutti gli attrezzi ginnici che gli chiedevo, mi iscrisse in palestra, perfino mi regalò delle sedute in un beauty center.

Che brutta esperienza! Mi rifilarono le loro creme del cavolo, altri soldi da cacciare. Mi facevano mangiare cose assurde, compreso la sostituzione dello zucchero con l'aspartame. Appena arrivavo mi pesavano, mi facevano fare tante saune, poi dritta in una specie sarcofago per sudare ancora. Adesso non mi parlate di sauna perchè la odio! 

Insomma ad un certo punto smisi di scendere di peso e loro mi dicevano che io baravo, che mangiavo quello che non dovevo mangiare. E vai altre paranoie. Alla fine non ci andai più e mio padre mi chiese per anni se mi avessero fatto qualcosa. Perchè quello non era abbastanza? Ossessionarti con i grammi?

Quando arrivai all'università avevo un ciclo che faceva quello che voleva. Di solito ci sono problemi di mancanza del ciclo, io l'avevo una settimana sì e una no. Pensando a problemi di tiroide andai dal'endocrinologo, anche lì una bella bilancia mi aspettava. La tiroide stava benissimo dipendeva solo dalla mia obesità.

Beh... a 19 anni per 72 kg e 1.60 cm di altezza sentirsi dire che sei obesa ha il suo impatto devastante sull'autostima.



                                          Sono la prima a sx al primo anno di Accademia.


Una volta e soltanto una provai a vomitare, e ringrazio ogni giorno per non esserci riuscita. Ho rischiato di cadere in qualcosa di molto più grave di un soprappeso. Negli anni ho conosciuto ragazze che soffrivano di disturbi alimentari, erano mie amiche, quello sì che è un problema.

Andai da vari dietologi e nutrizionisti, ognuno con la sua visione. Una dottoressa pranzava con le pillole, ma è stata l'unica a dirmi che avevo fatto bene a non finire le sedute nel beauty center, perchè mi stavo solo disidratando, per questo ad un certo punto non scendevo più. Usava rimedi omeopatici e thè verde.

Ma la svolta vera c'è stata solo quando ho smesso di consolarmi con merendine, nutella e patatine. Ad un certo punto è cambiato il mio modo di vedere il cibo. Lo avevo sempre considerato come un luogo di appagamento, cercavo la soddisfazione di me stessa nel cibo. Invece di mostrare al mondo chi ero, io me lo mangiavo. 

Cambiando atteggiamento mentale, cambiando stile di vita sono cambiata anche io dentro e fuori. 
L'aver avuto un lavoro da una bella realtà teatrale, ha iniziato a far venire fuori il mio entusiasmo. Quel lavoro mi dava la sicurezza e la fiducia in me stessa di cui avevo bisogno. Così mi sono tolta quei chili di dosso, senza nessuna particolare dannazione.

Ci sono stati ancora alti e bassi con il peso, per le cambiate attività lavorative, una volta più dinamiche altre più sedentarie. Poi ho scoperto lo yoga. Ho iniziato per rinforzare la schiena e le ginocchia che mi facevano sempre male e me ne sono innamorata.

Anche se mi sono avvicinata allo yoga perchè avevo dolori, mi sono poi ritrovata ad avere risultati stupefacenti. Tanto il mio corpo diventava più resistente ed elastico tanto io mi sentivo più sicura e meno impacciata. Mi svegliavo alle 5 di mattina per fare yoga perchè soprattutto mi faceva stare bene con la testa. Ero più equilibrata e gestivo meglio lo stress. 

Prima di avere Teo mi ero avvicinata al veganesimo e tra alimentazione vegan e yoga stavo da Dio. Non ho avuto nessu problema. Grazie alle comunità vegane ho preso consapevolezza del cibo e dei suoi nutrienti. Sapevo cosa dovevo mangiare per far stare bene me e il piccolo che portavo. Non gli ho fatto mancare nulla.





Cadere nei disturbi alimentari oggi è così facile. Sei sempre in bilico. Io penso che qualsiasi sia il tipo di alimentazione che tu voglia fare ci vuole consapevolezza. Come in tutte le cose della vita!

Dopo la gravidanza non ho avuto più tempo per praticare yoga, nè nessun altro tipo di attività fisica. Quelle poche volte che ci ho provato i bambini, perchè adesso sono due, non ne vogliono sapere di lasciarmi quell'ora in pace.

Per tanto tempo mi sono fatta del male pensando che sono una sfigata che non riesce più a far nulla dopo aver avuto i figli. Guardavo i video su you tube e leggevo vari blog, e mi chiedevo "Ma come fanno queste donne a fare tutte queste cose entusiasmanti?" Nessuna di loro ha perso la propria femminilità.

Poi un giorno ci siamo ritrovati in ospedale per gli esami pre operatori di Teo.
Apro una breve parentesi: Teo in questo primo anno di asilo si è ammalato tantissimo e le sue tonsille sono degenerate fino al punto di causargli gravi apnee, disturbi del sonno, abbassamento dell'udito e perdita dell'appetito. Nel suo caso togliere le tonsille è assolutamente necessario!
Mentre facevamo la fila per l'elettrocardiogramma accanto a noi c'era un papà con la sua piccola di due anni. E siccome io non mi faccio mai i fatti mie ho saputo che, la stella, deve fare delle infiltrazioni perchè soffre di artrite giovanile ed essendo così piccola ci vuole l'anestesia generale.

Due anni. Artrite.
Queste sono malattie!
Svegliarti la notte e scuotere Teo per farlo respirare, queste sono cose di cui un genitore deve preoccuparsi.
Non di avere il culo piatto e a buccia d'arancia.

Allora ho capito. 
Ho capito che non sono quei 5 - 6 chili che non riesco a perdere a fare di me una sfigata.
Ho capito che non è la cellulite il mio problema.
Il problema è tutto nella mia testa. Sono caduta di nuovo nel circolo di pensieri che mi dice che io non sono abbastanza, che non sono all'altezza, che quello che ho da dire non è interessante e non importa a nessuno.

E la cosa fondamentale che ho capito e che i bambini crescono in fretta e presto lasceranno degli spazi liberi nelle mie giornate, perchè saranno più indipendenti.
E allora, quando lasceranno quegli spazi liberi, io saprò come riempirli. Ma per il momento non voglio perdermi nessuna delle loro facce, nessun ragionamento aggrovigliato, voglio far loro da cuscino, voglio che mi facciano mille domande e voglio portarli io dovunque abbiano bisogno.

La vita è un continuo fluire. Ci sono dei momenti in cui puoi correre e fare mille cose e ce ne sono degli altri in cui bisogna prendersi del tempo, le priorità cambiano, e dobbiamo essere tolleranti con noi stesse. Non serve a nulla essere ossessive, ci facciamo del male. Nulla da dire se una donna riesce a mantenere gli stessi impegni di prima, anzi le ammiro e le seguo per imparare, però non voglio più crepare d'invidia perchè io non ci riesco.

Rallentare non vuol dire rinunciare.
Verrà di nuovo il tempo in cui ne avremo abbastanza di tempo libero.
Ma adesso siate felici, perchè ve lo meritate. Godetevi ogni momento nel presente, è l'unica cosa che importa. Il qui e ora. Amate.


                                                    Il saluto al Sole di Teo


Amate profondamente voi stesse, abbiate consapevolezza di chi siete e di quanto valete.

Link del video su YouTube:
La Cellulite non è una Malattia!

2 commenti:

  1. Francesca è bellissimo questo post...è vero bisogna avere consapevolezza di se stessi e amarsi come si è...purtroppo siamo bombardati ogni secondo da questo stereotipo di perfezione che non sappiamo più apprezzare una seconda di seno sincera, che una quarta finta o una donna con un po' di pancetta e cellulite, ma con un sorriso da mamma favoloso!!!! Concordo con te...ps. teo è favoloso!!!!!!!

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  2. Grazie cara, dovrà finire prima o poi la sagra delle mannequin. E poi a 40'anni voglio solo essere felice, non voglio più perdere tempo prezioso a frignare.
    Un bacio tesorina

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