mercoledì 24 agosto 2016

Terremoto. Tragedie passate e presenti.

Avrei voluto iniziare queste mie pubblicazioni in modo differente, molto leggero e allegro, ma davanti a cose del genere nessuno resta indifferente.


L'AQUILA





Si sono riaperte molte ferite stanotte e nuove si stanno facendo strada nei nostri cuori.

Il primo pensiero quando ho aperto gli occhi ed ho sentito il letto ballare è andato a L'Aquila. Impossibile dimenticare quella notte.

I bambini non si sono svegliati, neanche il marito! L'ho svegliato io quando la scossa è terminata. Subito ti prende quel nodo allo stomaco.

Dove sarà stato l'epicentro?
Più è lontano da noi più è stato forte.
Chi c'è per le strade? Qualcuno da qualche parte starà chiedendo aiuto?

Rainews24...... niente.
SkyTg............. niente.
Il sito Ingv è bloccato.

L'Aquila? Roma?

Tutto questo nel giro di pochi minuti. Ok, scrivo un messaggio su FaceBook, per una volta ringrazio la tecnologia e i social. Iniziano a rispondere.

A L'Aquila si è sentito forte. A Roma anche. Teramo, Pescara, Vasto, Chieti, dove stiamo noi.
Arrivano le prime notizie ufficiali: Perugia, Rieti, Norcia. Amatrice. Intensità 6.0 profondità 4.2 Km.

E così, nella penombra della mia camera da letto, riaffiorano mille ricordi, come acqua che zampilla da un pozzo.

Il primo, il più recente, il più sentito negli affetti, 6 Aprile 2009.
Ricordo il boato che mia ha svegliata,il tintinnio degli oggetti, mia sorella che mi chiamava, dopo un attimo di spaesamento, mi sono buttata su di lei per stringerci insieme. Per proteggerci. 
Ci siamo alzati tutti a casa. I vicini erano in strada. Noi abbiamo solo acceso la TV. Il primo messaggio che ho mandato è stato al mio futuro marito "Qui ha fatto il terremoto, lì?" come se 40 Km potessero essere una distanza sufficiente per non sentire tutto quel ruggito.

Dopo massimo 15 minuti la nostra rete locale Rete8 era già in diretta e lì il verdetto. L'Aquila.
Panico. Come l'Aquila? Ci ho vissuto per 6 anni e non è mai stata epicentro di nulla? 
Ho iniziato a mandare messaggi, anche a chi non sentivo da anni. Persino al mio ex. Qualche viso l'ho riconosciuto in TV. Uno l'ho visto seduto davanti alla casa dello studente mentre aspettava che tirassero fuori i ragazzi dalle macerie. I miei amici che avevano affittato la mia casa. La casa dello studente che stava a due passi dalla mia prima casa.



Manuela e la sua famiglia

Manuela, Marco, Lorenzo e la piccola Alice Gea
che sarà la prima nata post terremoto.


Quando siamo andate a trovarla in ospedale a Pescara il suo racconto è stato terrificante, le pareti che si aprivano, l'armadio che le cadeva addosso, la corsa giù per le scale. 
Ha perso tutto quella notte, le foto del matrimonio, la fede che aveva tolto perchè con la gravidanza aveva le mani gonfie, il corredino per la bambina. 

Mi ero persa la nascita di Lorenzo, ma anche se non ci sentivamo da tanto tempo non potevo mancare di andare a trovarla per Alice. Un piccolo gesto per una ferita così grande.

Ci incontrammo di nuovo nel 2012, lei aveva appena avuto Viola la piccola peste ed io stavo per avere Teo. Mi fece un regalo ed io ero in imbarazzo perchè non avevo minimamente pensato alla piccola Viola, lei mi disse "Non mi dimentico di chi ci è stato vicino in quel momento."

Un piccolo gesto il mio, un grande riconoscimento il suo.

La tragedia ci unisce, ma non dimentichiamoci il dopo, che spesso è molto lungo e faticoso. 
Io stanotte ho vegliato sui miei tesori, vegliamo e custodiamo sulle cose Vere e importanti della Vita, perchè è fuggevole e spesso ci perdiamo.

Grazie Manu per la tua lezione, siete una famiglia bellissima e vi auguro ogni bene. 




2 commenti:

  1. ...grazie a te...un volto amico e gentile dopo una tragedia come quella ti dà sollievo all'anima!...ma questa cosa non doveva ripetersi...così vicina, così simile a 7 anni fa...sembra di vivere una vita parallela, guardare tutto da "fuori" ma capire e dentro e sentire ferite che ancora non si cicatrizzano, riaprirsi, doloranti e sanguinanti...solo chi ha vissuto sa, sente e urla!...non lasciamo sole queste persone, andiamo a dare conforto...ma tra un po'...quando i riflettori si spegneranno...andiamo a fare un sorriso ai bambini, conforto alle loro mamme...come è stato dato e fatto per i nostri figli e per noi. GRAZIE FRANCESCA...grazie ai tuoi occhi sorridenti che danno conforto!manuela

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  2. ...grazie a te...un volto amico e gentile dopo una tragedia come quella ti dà sollievo all'anima!...ma questa cosa non doveva ripetersi...così vicina, così simile a 7 anni fa...sembra di vivere una vita parallela, guardare tutto da "fuori" ma capire e dentro e sentire ferite che ancora non si cicatrizzano, riaprirsi, doloranti e sanguinanti...solo chi ha vissuto sa, sente e urla!...non lasciamo sole queste persone, andiamo a dare conforto...ma tra un po'...quando i riflettori si spegneranno...andiamo a fare un sorriso ai bambini, conforto alle loro mamme...come è stato dato e fatto per i nostri figli e per noi. GRAZIE FRANCESCA...grazie ai tuoi occhi sorridenti che danno conforto!

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